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Cosa ne sarà della sanità pugliese...

Qual'è il destino della sanità pugliese nei prossimi mesi?

Le notizie degli ultimi giorni non fanno ben sperare in una sua ripresa, anzi, il governo si prepara a tagliare ulteriormente i fondi statali alla strutture ospedaliere e sorgono alcune criticità circa la realizzazione del nuovo grande Ospedale sulla tratta Fasano-Monopoli.

Dopo la chiusura di oltre 20 ospedali (tra cui quello nocese) e più di 2mila posti letto in meno durante il governo regionale di Nichi Vendola, altri 8 ospedali pugliesi stanno per chiudere i battenti e 24 su 30 punti di primo intervento che non superano la cifra di 6mila accessi all’anno saranno riconvertiti in postazioni del 118 entro il 2017. 

Del piano di riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza se n’è parlato durante un incontro, tenuto il 26 luglio, fra i ministeri dell'Economia e della Salute e la Regione. Nel frattempo si è discusso anche di alcune problematiche legate alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero che dovrebbe innalzarsi tra Fasano e Monopoli. Dall’applicazione del nuovo codice degli Appalti, ai risultati della procedura ambientale che stanno richiedendo tempi più lunghi del previsto. Per queste ragioni, considerata la scadenza per espletare gli adempimenti (fissata al 31 dicembre 2016) e per non rischiare una riduzione del finanziamento, è stata richiesta un ulteriore proroga con scadenza al 31 dicembre 2017.

E per quanto riguarda l’ospedale “Santa Maria degli Angeli” di Putignano? Paradossalmente qualcosina sembra migliorare. Nella prima settimana di agosto, infatti, sono approdati al nosocomio putignanese tre nuovi medici, distribuiti fra i reparti di Radiologia, Ortopedia e Pronto Soccorso. Una notizia alquanto insolita se consideriamo che fino a qualche mese fa si dava per molto probabile la sua chiusura.

Pertanto, in uno scenario così caotico e incomprensibile diventa assai difficile sapere con certezza ciò che ne sarà della sanità pugliese.

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